I MISTERI DI TRAPANI. LA PROCESSIONE DEL VENERDÌ SANTO

galleria684La Processione dei Misteri si svolge a Trapani da circa 400 anni.

Un tempo lunghissimo in cui la Processione dei Misteri ha visto cambiare molte cose: protagonisti, percorsi, maestranze e soprattutto la città attorno, nelle cui vie i gruppi scultorei dei Misteri lentamente si muovono. Le origini – Il rito dei Misteri, così come lo conosciamo oggi, prese forma nei primi del 1600. Fu opera della “Confraternita religiosa del Preziosissimo Sangue di Cristo e dei Misteri”, poi fusasi con quella di San Michele. La Confraternita “del Preziosissimo Sangue di Cristo e dei Misteri” era già presente in Spagna dalla metà del 1400. Nel 1602 arriva anche a Trapani: siamo nel pieno della dominazione spagnola in Sicilia (durata dal 1412 al 1713). Nel Medioevo era ovunque pratica molto comune realizzare delle piccole rappresentazioni di carattere “teatrale” per il popolo, per raccontare a chi non sapeva leggere le vicende del Vecchio e Nuovo Testamento. In particolare, in Spagna, si chiamava “misterio” una rappresentazione drammaturgica, molto diffusa nel Medioevo, che aveva come argomento la Sacra Scrittura. “Los Misterios” spagnoli erano organizzati dalle Confraternite religiose ed erano piene di angeli, demoni e personaggi divini. Con la dominazione spagnola in Sicilia questi riti arrivarono anche sull’isola. All’inizio del ‘600 però, dopo la morsa restrittiva del Concilio di Trento (1545-1563), le rappresentazioni interpretate da persone vere furono sostituite da statue: per un ritorno a riti più sobri e aderenti alle Sacre Scritture. L’affidamento alla maestranze – Gia qualche anno dopo l’istituzione dei Misteri a Trapani, la Confraternita del Preziosissimo Sangue, viste le enormi spese che la Processione dei Misteri richiedeva, cominciò a delegare la custodia e la gestione dei singoli gruppi, che componevano la processione, alle corporazioni artigianali: le cosiddette “maestranze”. Avere un gruppo in affidamento era, per le maestranze, fonte di un grandissimo prestigio sociale e segno di ricchezza. Le maestranze accompagnavano il proprio gruppo indossando sacco, cappello, cotte e mantello e portando in mano torce accese. Ancora oggi, i vari gruppi sono affidati alle antiche maestranze, rimaste sostanzialmente sempre le stesse, ad eccezione dei mestieri ormai scomparsi. Il primo gruppo ad essere affidato ad un ceto fu “L’ascesa al Calvario”, nel 1612. Il Settecento: la realizzazione delle opere – Lungo il XVIII secolo, le sculture usate in origine furono sostituite con quelle usate ancora oggi: pregiate opere di artisti trapanesi realizzate con una tecnica molto particolare a base di legno, tela e colla. Mario Ciotta scolpì i gruppi che oggi aprono la processione: la Separazione e la Lavanda dei piedi. Il ceto dei Fornai diede ad Antonio Nolfo, rilevante artista trapanese del tempo, l’incarico di realizzare per loro L’incoronazione di Spine. A lui è attribuito anche il Cristo nell’urna. I suoi figli, Domenico e Francesco Nolfo, sono gli autori della Caduta al Cedron, la Sentenza, la Spoliazione, la Crocifissione. Giacomo Tartaglia realizzò il Trasporto al sepolcro mentre a Baldassare Pisciotta si devono i gruppi della Negazione, Gesù nell’orto del Getsemani e Gesù dinnanzi ad Erode. Di Giuseppe Milanti, famoso scultore trapanese del tempo, è il gruppo Ecce Homo e la statua della Madonna Addolorata. L’Ottocento – Nei primi dell’800, la processione assunse il suo aspetto attuale: ai cantori si sostituì la banda e le maestranze cominciarono a delegare ai massari, dietro apposito compenso, il trasporto a spalla dei gruppi. E, cosa più importante, furono inseriti nella processione i simulacri del Cristo nell’urna e della Madonna Addolorata. La seconda guerra mondiale – Il bombardamento su Trapani del 1943 purtroppo colpì la Chiesa di San Michele, dove erano conservati i gruppi dei Misteri e ne rovinò alcuni. In particolare, furono distrutte la Deposizione, che Leopoldo Messina e Antonio Fodale ricostruirono nel 1951, e la Sollevazione della croce realizzata nel 1956 da Domenico Li Muli. Dal 1959 i Misteri sono conservati nella chiesa del Purgatorio.Il 2000 – La processione dei Misteri è sempre stata aperta dai membri della Confraternita di San Michele, con casacca rossa e cappuccio bianco. Nel 2000, il Vescovo di Trapani ne ha vietato la presenza nella processione dei Misteri. E’ scomparsa così dai Misteri una delle figure più tradizionali, quelli che comunemente venivano chiamati “incappucciati”.